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Cosa c’entra il Coronavirus con le azioni di Ubi Banca

Trattato il tema delle azioni, colgo l’occasione per legarmi all’attualità: Ubi Banca che riceve una proposta di matrimonio da banca Intesa.

Ad inizio Febbraio 2020 Banca Intesa ha proposto a Banca Ubi di andare a nozze – in modo più tecnico, di essere assorbita in modo consensuale con un accordo tra le parti che non sia un semplice acquisto. 

STEP 1: il consiglio di amministrazione Ubi deve accettare 

STEP 2: a dire di sì dovranno essere gli azionisti. Quindi se possiedi un’azione Ubi, verrai interpellato per prendere parte a questa grande decisione. 

Nel caso del matrimonio e se la risposta di Ubi sarà un Sì, tutto verrà determinato da un’offerta pubblica (perché entrambe le aziende sono quotate): in questo modo Banca Intesa riuscirebbe ad acquistare la maggioranza di Ubi.

L’acquisizione può avvenire tramite scambio di denaro e quindi una OPA, offerta pubblica di acquisto, o tramite OPS, quindi uno scambio di azioni.

Tra qualche anno, il Coronavirus sarà un brutto ricordo, ma nell’immediato sta creando vendite sui mercati azionari.
Ai miei clienti ricordo sempre di tenere presente l’arco temporale dell’investimento: breve, medio, lungo.

Ma se parliamo di medio-lungo termine gli effetti del coronavirus influenzano solo se vendi.

Poiché ti sto parlando di un’operazione nel breve termine, questo particolare momento del mercato allora acquisisce tutta un’altra importanza. 

Infatti, Le carte in tavola sono già cambiate: l’offerta pubblica di scambio lanciata ad inizio Febbraio prevedeva per l’azionista di Ubi un premio del 27% circa. 

Prova a metterti nei panni di un azionista. Ti sei già vestito?
Allora ti propongo di darmi le tue azioni e te le pagherò più di quello che valgono. Sei tentato, vero?

Effetto Coronavirus: i valori delle azioni di Banca Intesa ed Ubi sono calati di molto quindi scordati un premio del 27…

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Investire in azioni ai tempi del Coronavirus si può

Questo post è dedicato alle persone che comperano le azioni in un’ottica di investimento; chi invece fa trading, in questo momento, ha altre visioni.
Tra il 17 ed il 31 di Gennaio il Coronavirus ha preso sempre più piede e le borse sono scese, parecchio anche. 

Alcuni miei clienti mi hanno chiamato per chiedermi cosa fare, come muoversi. A tutti ho risposto che l’investimento azionario per essere sicuramente profittevole non va visto nel breve, ma nel lungo periodo. Nessuno ha disinvestito e già oggi si trovano un patrimonio maggiore rispetto a quel periodo.

In un mondo interconnesso, come è quello di oggi, le persone potrebbero svolgere alcuni lavori tranquillamente da casa anche se in buona salute? Sì.

Questo grazie alla TECNOLOGIA.

Grazie alla tecnologia, oggi le persone potrebbero svolgere alcuni lavori tranquillamente da casa.

Quali sono i settori che potrebbero beneficiare maggiormente dell’impulso dato dalla tecnologia?

Secondo te, quello collegato alla old economy o quello collegato alle nuove attività? Sicuramente le aziende che potrebbero avere benefici da questo stato di crisi sono quelle che riflettono sulla propria efficienza e sulla SOSTENIBILITA’.

Quando l’attuale emergenza sanitaria terminerà, perché prima o poi terminerà… Le persone torneranno prima di tutto a produrre e poi a consumare. I settori più digital non si fermano, chi è legato al manifatturiero invece è più vincolato.

Ed allora, è meglio investire in una obbligazione che da un rendimento, oggi nel 2020, molto basso o negli utili di una azienda che a breve ricomincerà a produrre? Ovviamente il secondo caso. Basterà individuare un pacchetto di azioni che rispetti queste caratteristiche. 

Ho incominciato la mia attività di consulente finanziario 15 anni fa e l’esperienza acquisita in più di un decennio, mi dice che:

è tempo di investire quando al telegiornale dicono: “bruciàti 10 miliardi di euro!!”

Certo, sempre meglio aprire la finestra e dare un’occhiata fuori… se non si vedono incendi e non si sentono sirene dei pompieri… è arrivato il momento di comperare qualche azione… perché se gli impauriti vendono, gli audaci (che poi sono quelli che guadagnano) comperano.

L’anno scorso ho organizzato 10 incontri, tra Marcaria e Sermide per parlare proprio di queste tematiche: sostenibilità e tecnologia. Due cavalli di battaglia fondamentali oggi e domani.

Il vantaggio di investire in azioni è proprio questo: cavalcare dolcemente ed in tutta tranquillità verso praterie verdi un po’ come se fossimo Tex Willer.

Le azioni staccano un dividendo. Il dividendo è il frutto che le azioni danno agli azionisti. Le obbligazioni, invece, come frutti danno le cedole. 

Come scrive il Corriere delle Sera di lunedì 24 Febbraio, le azioni quotate a Piazza Affari quest’anno daranno un dividendo simile a quello dell’anno scorso, cioè del 5%.

Le azioni non staccano le cedole, ma i dividendi!

I dividendi sono i “frutti” che l’azienda in cui si è investito mi riconosce una volta all’anno e diventano per me o per te che siamo i possessori dell’azione un’entrata finanziaria da poter spendere o reinvestire. I dividendi sono di solito annui e servono a remunerare l’azionista. Una azienda sana stacca dividendi e vede anche salire il suo valore in Borsa rendendo ancora più felice l’azionista in quanto oltre ad avere una entrata periodica vede anche salire il valore dei propri risparmi.

Un altro vantaggio del dividendo è l’azienda quando fa questo ti da un pezzo di capitale, quindi un pezzo del valore dell’azienda…praticamente ti da una parte del suo valore di Borsa.

Un esempio pratico

Ho comperato un’azione a 10 euro, col tempo sale a 12 ed una volta che è a 12 mi stacca un dividendo di 1. Cosa succede? Il prezzo dell’azione dopo il dividendo scende a 11 e mi trovo 1 sul conto corrente. 11+1 fa 12 il mio valore iniziale. Ok…non ho calcolato la tassazione.

Come puoi vedere il fatto che stacca il dividendo mi tutela perché tale incasso mi attutisce eventuali perdite dovute alle oscillazioni di Borsa. Potrei ad esempio scendere a 10, ma ho già incassato 1 come dividendo.

Cercare il periodo in cui le azioni sono scese a causa della comparsa del coronavirus

Le azioni le posso tenere per poco tempo ( volendo anche per un minuto) o le posso tenere per 20 anni. Sì, sempre le stesse! Se le compero e dopo poco le vendo faccio trading, se invece le tengo per tanto tempo divento un cassettista, le metto nel cassetto e me le dimentico.

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La storia d’amore tra BTP e BUND: così nasce lo spread!

La storia d’amore tra BTP e BUND: così nasce lo spread!

Spread lo conosciamo tutti, ma è senza famiglia, questo noto sconosciuto che ci spaventa (pur non sapendo sempre perché) e attira spesso molta attenzione su quotidiani e tg nazionali: è tornato per farci del male e erodere il nostro patrimonio!!! Ma chi è?

Innanzitutto Spread ha dei genitori: madre italiana molto volubile e dall’umore altalenante, Bartolina Tania Palinsenti, più comodamente BTP*; padre tetesco, solido e imperturbabile, chiamato Bundesanleihen, detto il BUND*.

Spread è nato da una storia d’amore travagliata, data dalla curiosità di un divario culturale che forse è incolmabile. In una crisi di coppia, però, mal gestita e palesata, quello che all’inizio dava la carica ora rischia di distruggerli: a soffrirne sono sempre i figli. Spread diventa la cartina tornasole della relazione di questi due personaggi ormai famosi a livello internazionale. Appena c’è una discussione accesa tra BTP e BUND, perché distanti intellettualmente, Spread si sente male e l’agitazione sale alle stelle. Distrugge tutti i giocattoli e crea danni in casa da nonna Italia.

Quando invece BTP e BUND sono vicini e vanno d’accordo, Spread si calma e non attira l’attenzione.

BTP e BUND però sono follemente innamorati e nonostante i mille problemi continueranno a restare insieme e a festeggiare ogni 14 febbraio San Valentino!

Ovviamente l’attrice BTP è in realtà un Buono del Tesoro Poliennale e BUND invece un’obbligazione federale.

In termini più specifici, Spread è un il risultato, quello della differenza tra queste due tipologie di obbligazione dello Stato (BTP – BUND). Questo divario si crea e si allarga a partire dal 2011, quando gli investitori perdono fiducia nei titoli italiani – considerati rischiosi – e decidono di vendere per acquistare titoli tedeschi – considerati sicuri.

Il rischio è dettato dal fatto che l’emittente sia più o meno “credibile” e quindi un BTP per diventare attrattivo per un acquirente deve presentarsi con un tasso di interesse alto (in soldoni, che vi permetta di poter staccare una cedola consistente). Allo stesso tempo, se uno Stato decide di alzare i tassi, significa che ha bisogno di prestiti, ma decide di non rivolgersi alle banche, le quali proporrebbero degli interessi molto alti. Lo Stato, così, si rivolge agli investitori ed emette dei BTP (Obbligazioni) con la promessa di restituire ai creditori la somma che hanno erogato + una percentuale “X” che, pur essendo alta, risulta inferiore a quanto proposto dalle Banche. Così entrambe le parti ci guadagnano.

I dettagli e le disquisizioni possono essere ancora molti, quindi se vuoi maggiori chiarimenti non esitare a contattarmi se ad esempio ti stai chiedendo: “posso comprare un’obbligazione?”, “meglio obbligazione o azione?”, “quando è il momento di comprare e quando di vendere?”.

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Tre verità sul consulente finanziario

Molte persone ancora non conoscono bene la professione si Consulente finanziario: faccio chiarezza.

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Tre grandi bugie sul consulente finanziario

Spesso mi trovo nella situazione di dover spiegare al mio interlocutore che lavoro faccio: Promotore, Consulente, Financial Advisor. Che cosa significa?

Il Consulente Finanziario ti ruba i soldi: FALSO!

Può succedere che qualcuno si spacci per Intermediario e porti avanti una trattativa senza alcun diritto. È successo a novembre 2019 ad Acquanegra sul Chiese (MN). Un CF serio si presenterà a casa vostra sempre con una dichiarazione di Mandato (l’incarico conferito dalla Banca) e sarà facilmente individuabile online.

Il Consulente Finanziario ti costa un sacco di soldi: FALSO!

Come l’Architetto, il Medico, l’allenatore, anche il CF viene remunerato, ma non emette una Parcella. La quota a lui indirizzata è stabilita dalla banca per la quale lavora. Dal 2019 è entrata in vigore la Mifid II = COSTI ESPOSTI. Questo non significa che tutti paghino allo stesso modo. Il sopralluogo di un ingegnere non ha lo stesso peso della progettazione di un ponte rinforzato sul Po in grado di sostenere il peso di 6 camion contemporaneamente. Alla base resta il concetto della Consulenza e della Personalizzazione: come l’ingegnere, anche il Consulente Finanziario si adatta alle necessità di ogni nucleo familiare.

Diventi cliente e poi il Consulente chi lo vede più! FALSO!

Questa concezione resta nelle menti di coloro che sono stati poco seguiti. Poteva capitare in una situazione particolare dei mercati o quando le Banche portavano i dipendenti bancari a lavorare su fronti nuovi. Assicuratevi di collaborare con una persona APPASSIONATA. Chi ama il proprio lavoro, farà in modo di trovare il tempo e la soluzione! In mia difesa posso dirvi che la mia media di appuntamenti con i clienti è pari a 64 incontri/mese.

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