Il cashback è un’operazione del Governo che permette di ottenere dei rimborsi per i pagamenti effettuati con bancomat, carte di credito e app.
Di seguito uno schema riassuntivo delle tappe e delle caratteristiche.
Esclusi i bonifici e i pagamenti Atm
Per raggiungere il numero totale di operazioni per il cashback di Natale (10 e-pay) bisogna tenere conto del fatto che i bonifici, così come gli addebiti diretti in conto corrente (SDD) e le operazioni a uno sportello Atm sono esclusi dal programma.
Stesso iban, carte differenti
Max Pezzali ci direbbe:
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stessa gente che vien dentro consuma, poi va
Non lo so che faccio qui
Gli risponderei, “Max, aspetti il cashback, perché anche al bar puoi pagare con il bancomat. Se hai il conto in comune con tua moglie (siete quindi contestatari del conto) allora dovrete inserire lo stesso iban nell’app “IO”. Ognuno nella rispettiva app collegherà il proprio bancomat/carta di debito o di credito.
Non ho la Spid
Per coloro che non hanno ancora attivato la Spid (che comunque da febbraio 2021 diventerà indispensabile per comunicare con la pubblica amministrazione) è possibile partecipare al cashback tramite app alternative a “IO”, come ad esempio YAP.
Per tutti coloro che sono miei clienti, YAP è ancora più conveniente grazie ad un codice sconto.
Bisogna fare attenzione ai plafond della carta! C’è da dire che il rimborso massimo per operazione è di 15€ che corrisponde a una spesa di 150€. Su 9 acquisti da 100€ e uno da 500€, il cashback corrisponde a 105€ ( 10×9 + 15).
Se ricevo 150€, poi ci pago su le tasse?
No! Tutti i rimborsi non formano reddito per il beneficiario e non sono tassati.
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