Prestito dalle dure regole o obbligazioni europee?
Il Mes è un organismo europeo, che ha come scopo l’assistenza finanziaria dei paesi dell’area euro. Come opera? Concede prestiti e attua processi per ricapitalizzare le banche degli Stati, come era successo in Grecia. Il Mes prevede vari contribuenti:
- mercato finanziario;
- stati membri dell’EU (in ordine di importanza Germania, Francia, Italia… quindi anche noi come italiani diamo un contributo al Mes).
Chiedere un contributo al Mes significa non essere in grado di provvedere a se stessi come Stato e quindi bisogna fare delle concessioni, bisogna subire una forma di commissariamento; ancora una volta si ripresenta lo scenario visto in Grecia. A fronte di questa vigilanza dall’alto, si hanno prestiti o ricapitalizzazione di banche. L’Unione Europea chiede tagli della spesa pubblica, privatizzazioni, riforme fiscali, riforme pensionistiche, riforme del sistema del lavoro.
In sintesi, non si vuole il Mes per non perdere la propria sovranità. Essere commissariati significa avere qualcuno che da fuori dà indicazioni e direttive.
Gli Eurobond invece sono come dei BTP o dei Bund, ma a livello europeo. Non li emette il singolo Stato, bensì L’Unione Europea nel suo complesso per finanziare progetti di infrastrutture o per uscire da questo stato di crisi. Questo significa che a livello europeo si diventa solidali pro quota. Se ad esempio all’Italia spetta la copertura del 20% di un determinato Eurobond emesso, ma non è in grado di coprirlo, gli altri stati UE devono intervenire. Ecco perché ancora non ci sono.
Gli Stati del nord non vogliono pagare i debiti degli Stati del sud, che fino ad ora sono stati molto indebitati. Hanno sempre pagato i propri debiti, ma a fatica.
Mes ed Eurobond sono due strumenti molto differenti, ma hanno una cosa in comune: sono Debiti e i debiti vanno pagati!